Amy MacDonald Martedì sera all’Admiralspalast di Berlino.
Al Palazzo dell’Ammiraglio, Amy MacDonald scollega la spina. Scollegato, perché dà più spazio ai suoi colpi. E mostra come scrive bene le sue canzoni.
Sono passati dodici anni da quando MacDonald ha conquistato la radio tedesca con le sue canzoni Pop Folk Rock.
Berlin! It’s amazing to be back in this beautiful city! Tonight’s stage time is 815pm so get down early to peruse our lovely selection of merchandise 😉
— ᗩᗰY ᗰᗩᑕᗪOᑎᗩᒪᗪ (@Amy__Macdonald) 2 avril 2019
“Berlino è probabilmente la città più bella del mondo”, spiega Amy, “Lo sanno tutti, tranne le persone che vivono qui”. Ha parlato molto quella sera, non è sempre stato così. All’inizio della sua carriera, le piaceva suonare concerti. E’ diventata più sicura di sé, una “donna del mondo”.
Per le storie, ci vuole tempo, ma anche musicalmente.
Per fortuna. La canzone “Don’t Tell Me That It’s Over”, in effetti molto urgente, riceve una nuovissima colorazione con violini morbidi e pianoforte.
E’ un peccato che Berlino sia la prima città dove non tutti si sono alzati. Anche il pubblico sta invecchiando.
Ma la serata dimostra soprattutto che Amy MacDonald è una forte cantautrice le cui canzoni sono scritte molto bene.
Berlin. I ❤️ you. 🇩🇪🙌🏻 pic.twitter.com/nsCnN38Re3
— ᗩᗰY ᗰᗩᑕᗪOᑎᗩᒪᗪ (@Amy__Macdonald) 2 avril 2019